EMERGENZA NAZIONALE CORONAVIRUS

Dobbiamo rispettare le direttive di quarantena nazionale in sintesi sono riassunte nello slogan governativo

IO RESTO A CASA!

Come possiamo stare a casa nel modo migliore?

Qui proviamo a offrire qualche riflessione psicologica per non sentirsi oppressi, chiusi in casa e per non lasciarsi prendere dallo sconforto. Però al fine di non considerarci troppo vittime, prima ricordiamoci  dei seguenti tre punti:

  1. INNANZITUTTO MASSIMO CORDOGLIO PER LE PERSONE CHE NON CE L’HANNO FATTA
  2. MASSIMA SOLIDARIETA’ PER CHI HA SOFFERTO PER QUESTO VIRUS, MA SE L’E’ CAVATA O E’ IN VIA DI GUARIGIONE
  3. MASSIMA STIMA E ONORE AL PERSONALE MEDICO E OSPEDALIERO DI OGNI ORDINE E GRADO

Detto questo vediamo come starcene a casa senza panicare, senza sentirci super oppressi, e rispettando le regole e sopportando gli inevitabili danni economici ed esistenziali.

LAVORO E PROBLEMI DI REDDITO Ben sappiamo che non tutti possono lavorare on line. Un problema assai ansiogeno per moltissimi è quello del reddito, ma lo Stato sta adottando tutti i provvedimenti possibili per mettere a punto nuovi ammortizzatori sociali per le fasce più deboli della popolazione. In aggiunta a questa rassicurazione possiamo solo suggerire di approfittare di questo periodo per fare aggiornamenti professionali e culturali on line. Anche i lavoratori autonomi possono sfruttare questo tempo libero forzato per formulare piani e progetti, che ad es. vanno a perfezionare l’ormai indispensabile marketing digitale (usufruendo anche dei sistemi di promozione gratuita tra social e motori di ricerca).

ARTISTI, ATTORI, MUSICISTI  I lavoratori delle arti sono una categoria colpita senza pietà da questa emergenza, ma devono approfittare ora per perfezionarsi, progettare, sperimentare. Presto torneranno alla ribalta.  Anche per loro come per tutte le categorie colpite lo Stato dovrà prendere provvedimenti. Anche per questo attraverso i social occorre prendere coscienza per progettare una società più equa, costituendo gruppi e collettivi capaci di rivedere la questione del diritto al lavoro in tutti i campi.

Io sto a CASA 4.0  Insomma stare in questa dimensione coatta a casa va considerata anche un ‘opportunità di rivedere il proprio rapporto con la società e quindi aggiornarsi, progettare e produrre  attraverso l’uso dei media

Tuttavia non possiamo stare sempre appiccicati a schermi e tastiere e comunque dobbiamo sfruttare questo periodo per imparare ad usarli in modo nuovo e con un nuovo senso comunicativo. Proviamo allora a dare qualche suggerimento psicologico e comportamentale per stare meglio a casa servendosi dei media digitali ma anche dello spazio domestico in senso tradizionale.

  • ANZIANI Gli anziani – categoria,  che secondo recenti scuole di pensiero riguarda gli over 75 – come ben si sa non ha grande dimestichezza per computer e smarthphone. Forse è venuto il momento di imparare. Non è mai troppo tardi come diceva il buon Alberto Manzi.
  • FIGLI GRANDI Ma chi sarebbero gli insegnanti? Innanzitutto i figli, i quali si trovano ad avere più tempo per istruire gli anziani genitori. Tuttavia questi figli sarebbero i i Baby Boom, e sono quini all’incirca 50/60enni. Diciamo la verità, neanche loro sono delle cime in ambito digitale, a meno che non abbiano intrapreso particolari carriere professionali. Ecco allora che a loro volta hanno bisogno di insegnanti. Costoro sono a loro volta i figli, e cioè i nipoti degli anziani di cui si diceva sopra.
  • GENITORI E ADOLESCENTI E già! Le scuole sono chiuse, quindi dalle medie in su, fino alle scuole superiori – i cosiddetti MILLENNIAL e post millennial – possiamo disporre di una generazione di insegnanti che potranno istruire i genitori, i quali istruiranno i nonni, sul mondo digitale. Sembrerà un’utopia, però le utopie di questi tempi difficili, se non tragici sono comunque simili a stelle che ci indicano il cammino migliore per metterci in salvo.
  • SPECIALE ADOLESCENTI E GIOVANI ora sono veramente impegnati in una battaglia perché devono evitare in ogni modo di portare il nemico in casa , evitando ogni occasione di contagio, e devono invece impegnarsi a difendere le loro famiglie, aiutando nelle necessità di tutti i giorni, quindi . RAGAZZI SIETE IN PRIMA LINEA DAVVERO! MA NON DOVETE UCCIDERE UN NEMICO; DOVETE AIUTARE A VIVERE OGNI AMICO E I SUOI PARENTI! PERCIO’ RINUNCIATE PER QUESTO PERIODO ALLE MOVIDE E AD ABBRACCI E BACI, UNA VOLTA VINTA LA BATTAGLIA VE NE DARETE IN QUANTITA’ E IN QUALITA’ MOLTO PIU’ ELEVATE:
  • BIMBE E BIMBI  Vi sono poi i bimbi dell’asilo e quelli delle elementari che a loro volta devono stare a casa. A ben vedere sono loro i veri insegnanti perché di questi tempi c’è bisogno per tutti di recuperare il dono della manualità, e i bambini più piccoli, quando ci sono, ci possono aiutare. I bambini a casa ci possono indurre a riscoprire le magie e i piaceri del movimento, del canto, della narrazione, della fantasia, delle matite colorate e magari anche del famigerato pongo rovinadivani…altrimenti diventiamo tutti delle appendici digitali neuromantiche. Impariamo dai bimbi MOVIMENTO E GINNASTICA ANCHE A CASA!
  • MARITI E MOGLI – Cari mariti, anche se le vostre mogli non sono proprio ‘solo casalinghe’, in quanto lavorano, va considerato che lavorano in casa molto piu’ di voi (lo dimostrano recenti ricerche, per cui le donne italiane producono circa 395 miliardi di lavoro non pagato). Detto ciò approfittate di questa vostra vita casalinga per imparare qualcosa di domesticamente produttivo. E’ noto che molti uomini sono bravi cuochi, ma quanti anno, ad esempio stirare, o attaccare un bottone?). Forse questa è una buona occasione per imparare certe attività domestica che in genere sono ancora lasciate alle donne in quanto donne (nonostante le evoluzioni sulla questione parità). Ma ancora più importante è occuparsi con più presenza dei figli, e anche questa è ora una necessità che mette in opera di più anche gli uomini  dato che le scuole e gli asili sono chiusi. Forza uomini ne mariti facciamo dunque la nostra bella eroica figura anche armandoci di scope e ferri da stiro, dando le pappe e magari anche dando attenzioni e coccole in più (sempre, purtroppo però, avendo massima cura dell’igiene).
  • OUTSIDER E SINGLE Va osservato che questa dimensione famigliare tradizionalistica, che sembra un po’ quella del Mulino bianco, non è sempre così lineare, e per molti non esiste. Questa non è sempre una sfortuna, ma può essere anche una scelta, perché le famiglie non sono sempre garanzia di pace e benessere, anzi, considerate le normali difficoltà del nostro tempo sono assai spesso ricettacolo di dolori e problemi, tali da far dubitare che gioie e benefici non siano sufficienti a compensare i sacrifici. Ma questo ora non è il punto. Il punto è che anche se si è soli e single bisogna stare a casa. Questa situazione solitaria è sempre stata considerata una sublime occasione dagli spiriti creativi ed ispirati. Finalmente un ‘aspirante poeta potrà permettersi di di cimentarsi nella poesia senza essere considerato un perditempo. Lo stesso se si hanno altre velleità artistiche, come dipingere o suonare uno strumento. E dico velleità perché finalmente ci si potrà dedicare alla propria musa per diletto e non per dovere professionale. Inoltre in ‘santa pace’ ci si potrà anche dedicare allo studio e all’aggiornamento professionale.
  • Nuova etica dei social – Fare amicizie con FB e altri social a questo punto diventa una questione più serie e anche più carina e solidale rispetto a prima del Coronavirus. Adesso i narcisismi vetrinistici, i selfie seduttivi, gli egocentrismi sfacciati sono piuttosto decaduti. Adesso partecipare ai social vuol dire avere il senso degli altri e della comunità: del BENE COMUNE.etimologicamente implica il concetto di MUNUS, ovvero dono e impegno comuneCOMUNICAZIONE Non tutti sanno che la parola Comunicazione. Le parole MUNIcipio , MUNIfico, Co MUNItà, implica il dono per la collettività, nel senso della fecondità e della generatività. Attraverso i social prossimo diventare più donativi. Possiamo postare cose che suscitano belle emozioni per gli altri. D’accordo il contribuire a informare (evitando più che mai bufale ed estremizzazioni), ma anche offrire possibilità di crescita e di felicità. Non si tratta solo di produrre contenuti personali, ma anche di andarli  pescare nella rete per poi condividerli con i social.
  • LA CONVIVIALITA’ COME ANTIVIRUS Una “società conviviale”, come l’aveva pensata il sociologo Ivan Illich (1973) è indispensabile per fare fronte alle emergenzialità del nostro tempo, in modo particolare le epidemie. Nella società conviviale l’individuo sente rispetto per il corpo sociale, dal quale riceve a sua volta rispetto e benessere. Un’epidemia dimostra che si può stare davvero bene solo se stiamo bene tutti insieme, anche uno solo ammalato può fare invece ammalare gli altri. Dobbiamo attraverso i social e i sacrifici di questa situazione di emergenza che dobbiamo stare bene tutti insieme, non solo per la salute fisica, ma anche per la qualità della vita, grazie alla quale tutti possono vivere con dignità e guardando la futuro.
  • MONDO INTERIORE Quando nei sogni incontriamo una casa, la nostra o di altri, o una parte di essa, sogniamo un qualche aspetto simbolico del nostro inconscio, del nostro mondo interiore che va esplorato, riconosciuto, elaborato. Stare a casa consente anche di potersi dedicarsi di più a qualche esercizio per l’anima e per lo spirito. Ascoltare musica rilassante, esercitarsi a meditare, coltivare la propria pratica spirituale e anche se si è atei esperire il proprio senso di appartenenza all’umanità con la lettura di grandi narrazioni politiche, culturali e sociali.  La casa è simbolo del nostro mondo interiore, della nostra possibilità intima di riflettere e contemplare il mistero di essere umani. Ognuno può scoprire questa possibilità quando sente che pur restando a casa sua abita la comune casa del mondo e dell’Anima mundi.

 

  • SE VI VA PARTECIPATE AL FORUM CON COMMENTI, SUGGERIMENTI E INCORAGGIAMENTI!
  • Ecco il mio intervento a Radio Deejay di mercoledi 9 marzo inizio a parlare dopo 5 min dall’ inizio della famosa trasmissione Pinocchio diretta da La Pina. Fino a giovedi 12 marzo dalle 17.30.  Puntata sulla formula “VASCO” per tenere alto il morale, impegnarci e solidarizzare con la testa e con il cuore! A domani.. e un abbraccio, per ora solo virtuale 😘
  • https://www.deejay.it/programmi/pinocchio/podcast/pier-pietro-brunelli-piscologo/?fbclid=IwAR3TOi71RvHtQ_Ly_PIsCE-IPUlANYKEQEbvnW9yNtwMEhE_-HT4WYYrCeU
  • LA PINA, DIEGO PASSONI, VALENTINA RICCI Pinocchio di RADIO DEEJAY