L’amore è un mistero così grande che mai si potrà smettere di parlarne e che sempre dà vita a nuove poesie, nuove immaginazioni e desideri. L’amore di cui Eros è il mitico portatore è l’amore erotico, ma con ciò non bisogna pensare ad un’energia puramente sessuale. Per Eros, sesso e amore sono sempre insieme. Infatti l’amore è erotico quando crea tra gli amanti la passione.

Un’appassionante cocktail di ardore e tremore come nell’emozionante storia di Eros e Psiche… In greco Anima era Psyché perciò Freud aveva scelto in tedesco la parola ‘Seele’, per indicare ‘anima-psiche’, in riferimento all’inconscio, alla profondità, piuttosto che alla ‘mente’, concetto più vicino alla coscienza.

Eros può essere tenerissimo e può spingersi all’eccesso sessuale, al sesso estremo, ma sempre con la passione. Così la pornografia in quanto tale non è erotica. Essa non accende l’anima, anche se in certi casi può essere impiegata per erotizzare. Eros non è moralista, la sua freccia può trasgredire, superare i tabù, aggirare i blocchi e le difese.

Edouard Toudouze, Eros e Afrodite 1872

Eros non ha modelli precostituiti e non conosce il tempo: può durare un solo incontro, può proseguire tutta una vita, può allontanarsi e può anche ritornare. Nonostante questa ‘umana anarchia’ ogni mitologia e anche ogni antica religione ha celebrato Eros come un dio che porta la vita e l’unione. Nello stesso tempo, ogni cultura ha generato tabù e proibizioni perché la forza di Eros avesse potuto preservarsi e muoversi in una direzione evolutiva di civiltà. Eros ha sempre saputo giocare con i divieti, ha inventato l’arte di rispettarli e poi di trasgredirli, quasi che la proibizione fosse stata una contro-spinta per rendere l’erotismo più avvincente.In diverse epoche e culture Eros ha rivendicato la sua libertà e la sua emancipazione: l’amore libero! Questo è il mito edenico di molte paradisiache immaginazioni, ma anche l’ideale libertario e libertino coltivato da gruppi, movimenti, poetiche. La poesia, la letteratura, le arti di ogni tempo e di ogni cultura traboccano di erotismo. Anche il Cantico dei cantici nella Bibbia esprime il senso spirituale delle emozioni erotiche.

Ma Eros non evoca soltanto emozioni piacevoli, la sua passionalità vuol dire anche pathos, patimento. La favola di Eros e Psiche di Apuleio (studiata da molti psicologi tra i quali lo psicoanalista junghiano Erich Neumann) racconta le sofferenze della mortale bellissima fanciulla Psiche innamoratasi di Eros e da lui abbandonata. Dopo immani prove dolorose, imposte da Afrodite, madre di Eros, la fanciulla Psiche riesce a ritrovare l’amore di Eros è a farsi accogliere tra gli dei insieme al suo compagno. Questa fiaba racconta che Eros, anche attraverso la sofferenza – le pene d’amore – è l’energia che psichicizza la mente umana, dona ad essa il risveglio dell’anima.  Tuttavia questa psichicicizzazione è resa possibile dall’intervento di Afrodite, la madre di Eros. Essa ha la sapienza dell’amore, laddove Eros resta coinvolto e sconvolto dalle frecce della passione. L’anima umana attraverso Eros conosce le sue molteplici dimensioni, dal piacere al dolore, dal desiderio al tabù, dalla percezione dell’attimo al sentimento dell’infinito. Ma attraverso Afrodite riconosce l’incanto trascendente dell’amore, che abbraccio l’attimo e l’infinito, il presente e l’universo, l’essere amato e l’amato nell’essere. Talvolta Afrodite sgrida Eros, e in certe pitture vascolari vediamo confiscargli arco e frecce, in quanto ha combinato troppi pasticci con le sue infuocate brame passionali. Troppe anime sofferenti come Paolo e Francesca, troppe vittime di Narciso, cadono sotto le frecce di Eros. Afrodite saggiamente deve intervenire e riequilibra il cuore con la mente, il sesso allo spirito, la carne con la trascendenza. Così Eros e Afrodite hanno fatto nascere tanti canti e leggende d’amore, e ancora ne fanno nascere, sempre nuove e sempre diverse, per ciascuna anima vivente, in ogni tempo, ad ogni età, in ogni luogo, in guerra e in pace, fino a quando l’umanità esisterà. La loro potenza psichica e archetipica è inarrestabile, inquieta e arrendevole, dolorosamente gioiosa, umana, animale e divina, in continua trasformazione, che ascende tra abissi e orizzonti infiniti.  Essa avvolge il mondo d’amore, e non si tratta solo di amore erotico, ma di amore in tutte le sue forme, Amore per la vita nel suo invisibile mistero. Perciò l’amore è cieco, esso consente di vedere dall’interno verso l’esterno, laddove l’anima si cela e si rivela, per manifestarsi sensuale e arcana nella bellezza del mondo. In termini psico-archetipici possiamo dire con James Hillman che Afrodite/Eros, quali raffigurazione mitiche dell’amore divinamente umano,  sono le fonti dell’energia energia archetipica essenziale per ‘fare anima’…